Diario del 25 novembre

Oggi io e Luca ci troviamo nel pomeriggio, poiché la mattina son dovuto andare ad incontrare i rappresentanti dell’Ecomuseo Colombano Romean, luogo che ospiterà lo spettacolo Mimnesko il 28 Dicembre e organizzare i luoghi degli spettacoli e le modalità anche per il 26 ed il 27 di dicembre ad Exilles e Gravere. Appena ci incontriamo decidiamo di iniziare con un caffè in uno dei pochi locali presenti a Gravere. All’interno del locale troviamo una fauna decisamente accattivante. Un tavolo di signori al tavolo a giocare a carte, questo è il nostro target ideale. Decidiamo di provare a parlare con quei signori presi dal gioco. 2 di loro si dimostrano disponibili a chiacchierare, intanto fotografiamo tutti quanti. Iniziamo a chiacchierare con loro che con dei toni decisamente scherzosi ci raccontano della loro quotidianità a Gravere e di come alla fine si ritrovino sempre loro da moltissimo tempo. “Siamo solo noi” ripetevano con toni goliardici. Tuttavia nessuno di loro si dimostra disponibile a parlare davanti alla telecamera. Chiediamo consiglio su dove poter andare a trovare qualcuno disposto ad un’intervista ma con scarsi risultati. Decidiamo di esplorare un po il paese in cerca di qualcuno. Il paese di Gravere è uno dei più freddi, infatti conserva una grande quantità di neve rispetto agli altri paesi, essendo esposto a nord vede molto poco il sole. Incontriamo 3 signore vicino ad una fontana del 1800. Proviamo a parlare con loro ma si rivelano molto restie a risponderci, erano evidentemente intimorite. Al che io e Luca iniziamo a raccontare delle storie raccontateci dalle altre interviste, raccontiamo di Mattie e della storia della signora Anna, io racconto di mia nonna sempre vissuta al Deveys. E per puro caso (piu o meno, vista la demografia della valle) una signora conosceva mia nonna “suma ancura parent” mi dice scherzosamente. Dopo queste premesse la signora Adele accetta l’intervista e ci racconta qualche aneddoto della sua vita, di come da bambina il suo passatempo preferito fosse filare la lana perché era come cambiarle consistenza, la riteneva una magia con i suoi occhi da bambina. Ha sempre lavorato a maglia e, per un periodo, ci racconta, lavorò nell’azienda tessile di Borgone. L’intervista video è della durata di qualche minuto ma abbiamo raccolto le foto anche delle altre signore.

Intanto si sono fatte le 17 e il sole inizia ad essere stanco. Decidiamo quindi di ritirarci accontentandoci degli incontri di questo giorno.